La dermatite nel cane: come riconoscerla e curarla!
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La Dermatite nel cane è una situazione piuttosto frequente e provocata da una serie infinita di cause.
In questo articolo proviamo a fare un elenco di sintomi e situazioni che potrebbero accadere al tuo cane, rimandandoti poi ad approfondire l’argomento su testi maggiormente specifici.
Cos’è la dermatite ?
Per Dermatite si intende un’infiammazione della cute.
È un termine molto generico che sta ad indicare una serie di manifestazioni cutanee provocate da differenti cause e che si evidenziano in tante forme diverse.
Dire quindi che il cane ha un po’ di dermatite non è una diagnosi ma solo un modo per far capire al proprietario che c’è una affezione cutanea che provoca sintomi a questo livello.
Cause di dermatite nel cane
La dermatite può essere provocata da moltissime situazioni che si possono distinguere in grandi gruppi:- Cause esterne: ad esempio da contatto di sostanze caustiche, traumi, sfregamenti, scottature, uso di cosmetici troppo aggressivi, ecc.
- Cause parassitarie: pulci, acari come quello della rogna, lieviti, come la Malassezia, ecc.
- Cause alimentari: carenze di micronutrienti come lo Zinco, la Vitamina A, acidi grassi essenziali, eccesso di sostanze non digeribili, ecc.
- Cause allergiche: ai pollini delle piante, agli acari, alla plastica, intolleranze alimentari, ecc.
- Cause batteriche: da contaminazione, o ridotta immunità della pelle.
- Cause metaboliche: per malattie che riducono la resistenza cutanea alle infezioni (come il Cushing, il diabete, ecc).
Esistono anche delle predisposizioni di razza, per cui alcuni soggetti sono maggiormente predisposti a manifestare dermatiti più o meno gravi.
Un tipico esempio è quello dei cani brachicefali (Carlino, Bouledogue Francese, ad esempio) che, soprattutto nelle pieghe del naso, possono andare incontro a dermatiti frequenti.
Ciò che accomuna più o meno tutte queste situazioni è il fatto che la cute, per un motivo o un altro, perde la sua struttura, perde resistenza e viene attaccata da microrganismi che riescono a crescere in eccesso sulla sua superficie, senza che né i microrganismi buoni, né il sistema immunitario insito nella pelle, riescano a contrastarli.
Come si manifesta la dermatite nel cane?
Vediamo i segni più comuni e le situazioni più frequenti che potresti incontrare sul tuo percorso di vita con il cane.In generale, possiamo dire che la dermatite può manifestarsi a livello locale, quindi solo in uno o pochi punti della pelle, oppure essere generalizzata su tutta o quasi la superficie cutanea, ma potrebbe anche essere bilaterale, cioè manifestarsi in modo uguale e simmetrico sui due lati del corpo.
I sintomi di dermatite più comuni di solito sono:
- rossore
- pustole
- papule
- piaghe
- presenza più o meno importante di prurito
- diradazione del pelo
- croste
- perdita di pelo a ciocche
- untuosità
- secchezza
- odore forte
- scarsa o ritardata ricrescita del pelo ecc.
Dermatite con perdita di pelo e croste
Quando consultare il veterinario per dermatite nel cane?
Quando noti sul tuo cane uno o più sintomi tra quelli elencati, è bene recarsi dal proprio veterinario al fine di far valutare la situazione.
La causa più frequente di visita dal veterinario è il prurito: questo è forse il sintomo più frequente che deve farti pensare ad un problema.
Le cause possono essere davvero moltissime ma la più frequente è la presenza di: parassiti come le pulci, lieviti come la Malassezia, intolleranze alimentari e altro ancora.
Nel caso di dermatite allergica ambientale (dermatite atopica) poi, questo può diventare tanto invalidante da essere vero fonte di stress nel cane.
In generale ci si deve rivolgere al medico tutte le volte che vediamo delle anomalie della pelle.
Una delle soluzioni più salutari è evitare la somministrazione di diete commerciali di bassa qualità per prediligere prodotti di alta qualità, acquistabili nei Pet Shop, o diete casalinghe, a patto che siano formulate da un nutrizionista esperto.
È molto importante non somministrare mai antibiotici, antinfiammatori o (peggio) cortisone, senza prescrizione medica.
L’uso di antibiotici a largo spettro elimina tutta la flora batterica (buona e cattiva), indebolendo il soggetto.
Secondo le nuove linee guida, gli antibiotici andrebbero somministrati solo in caso di reale necessità per presenza massiccia di batteri patogeni. Inoltre i batteri dovrebbero essere tipizzati, ossia identificati attraverso un esame, per poter poi somministrare la terapia mirata contro di loro.
Questo, soprattutto per limitare il famoso fenomeno della antibiotico resistenza, tanto dannoso e diffuso, soprattutto nel nostro paese.
Dermatite da allergia al morso di pulce nel cane (anche nota come DAP)
Le pulci sono parassiti assai fastidiosi, portati da moltissimi animali tra cui volpi, lepri, cinghiali e altri ancora. Sono però i topi i maggiori portatori contaminati ed è per questo che sono così presenti anche nelle nostre città (ahimè!).Si nutrono di sangue e sono portatrici di vermi intestinali che possono trasmettere al cane durante il morso.
Il disagio maggiore però è quello del prurito, che si scatena appena il cane viene morso con un grado di intensità soggettiva.
Il prurito potrebbe diventare talmente intenso da indurre il cane a grattarsi con tale insistenza da crearsi delle vere e proprie lesioni, soprattutto nel caso il cane fosse allergico alla saliva della pulce. In queste situazioni il cane può arrivare a mordersi l’attaccatura della coda e subito sopra di essa, talmente tanto intensamente da formare escoriazioni e arrossamenti più o meno estesi.
La soluzione è una profilassi antiparassitaria che deve essere stabilita dal medico in modo efficace.
L’uso di spray a base di oli essenziali repellenti come il Neem e la Citronella, possono certamente essere un valido aiuto nella prevenzione del morso.
Le forme di allergia ambientale sono in grave aumento anche nei nostri animali, tuttavia risultano molto complicate da diagnosticare in quanto è necessario escludere tutte le altre cause di prurito che ti ho indicato più sopra.
Andando per esclusione si devono eliminare le cause più frequenti, quindi:
- le forme parassitarie (pulci, acari, funghi o lieviti)
- le possibili intolleranze alimentari, spesso causa di prurito, attraverso la formulazione di una dieta, somministrando un ingrediente alla volta per poter capire se l’animale si gratta ancora.
Solo dopo questo lungo percorso (se senza esito) si può affermare che il cane è allergico ad agenti ambientali e quindi può definirsi atopico.
La dermatite atopica è stata riconosciuta essere una forma ereditaria trasmissibile alla prole.
La terapia consiste nella somministrazione di farmaci che cerchino di limitare il prurito, vaccini e shampoo terapia per eliminare il più possibile la presenza di antigeni sul pelo.
Cortisone e dermatite
Fino a qualche anno fa, la prima terapia che veniva consigliata quando il cane aveva prurito era il cortisone.
Oggi viene utilizzato per verificare, all’interno del percorso diagnostico per le atopie, se il cane risponde alla sua somministrazione con una riduzione nell’intensità.
Se ciò accade, può essere un chiaro indicatore di allergia. Ad ogni modo la terapia con il cortisone non può essere considerata come trattamento più appropriato visti gli innumerevoli effetti collaterali, soprattutto a lungo termine.
In tutte le altre situazioni che coinvolgono il sospetto della presenza di batteri o funghi la somministrazione di cortisone è assolutamente sconsigliata e anzi controproducente.
La dermatite è contagiosa?
Altra domanda frequente è se la dermatite possa o meno essere contagiosa per l’uomo o altri cani.
La risposta è: dipende dalla causa.
Se si è di fronte a dermatite fungina, di solito può essere contagiosa, soprattutto se i soggetti conviventi non hanno un sistema immunitario ben funzionale, cuccioli, animali anziani (ma anche le persone o i bambini).
I parassiti, come le pulci, di solito passano da un animale all’altro per cui potrebbero infestare i conviventi e anche l’ambiente.
Di solito le forme batteriche non sono infettive, così come le dermatiti atopiche (perché le allergie non si attaccano) o le altre forme da acaro o lieviti.
Consigli generali
Oltre quanto detto è sempre consigliabile monitorare con attenzione lo stato di salute della cute del cane e del suo manto.Infatti cogliere in maniera tempestiva segnali di alterazioni cutanee permette di intervenire prima che il problema diventi importante.
Spazzolare quotidianamente il cane con l’ausilio di prodotti a base di sostanze naturali, effettuare lavaggi regolari con prodotti adeguati (qui trovi una guida completa), curare l’alimentazione e le abitudini igieniche sono alla base della prevenzione di molti disturbi comuni.
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