Le cimici asiatiche non sono velenose per cani, gatti o altri animali domestici, ma quando vengono disturbate o schiacciate rilasciano secrezioni dall’odore molto sgradevole che possono irritare la bocca e l’apparato digerente. Se un animale ne mangia una o più, i sintomi più comuni sono sbavamento, vomito e disturbi gastrointestinali transitori; reazioni allergiche o complicazioni (ostruzione intestinale) sono possibili ma rare.
Che cos’è la “cimice” e perché la troviamo in casa

La cimice è un insetto fitofago che negli ultimi anni si è diffuso in molte aree temperate. Non si nutre di sangue né è ematofaga: provoca danni all’agricoltura (frutta e ortaggi) e, in autunno/inverno, cerca riparo nelle abitazioni e negli edifici dove può aggregarsi in gran numero. Quando è minacciata o schiacciata rilascia un fluido pungente/odoroso, meccanismo di difesa tipico della specie.
Possono pungere o mordere i pet?
No — le cimici asiatiche non pungono né si nutrono di animali come farebbe, per esempio, una pulce o una zecca. Il rischio diretto “parassitario” (cioè che il parassita viva o si riproduca sull’animale) non sussiste. Il problema è di tipo meccanico/irritativo e comportamentale (fastidio, stress).
Cosa succede se un cane/gatto mangia una cimice?

Le osservazioni veterinarie e le fonti specialistiche concordano sui seguenti punti pratici:
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I dati generali: le cimici non sono considerate tossiche per i pet. Tuttavia, le loro secrezioni possono irritare la bocca, la gola e lo stomaco dell’animale, provocando sintomi acuti ma di solito transitori.
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Sintomi più comuni: ipersalivazione (sbavamento), vomito, nausea, diarrea; alcuni animali possono strofinarsi la bocca o cercare di sputare. Questi segni spesso si risolvono spontaneamente nell’arco di ore o al massimo in un giorno.
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Reazioni allergiche: raramente un animale può manifestare una reazione più grave (gonfiore locale, prurito intenso o addirittura difficoltà respiratorie) — situazione che richiede valutazione veterinaria immediata.
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Ingestione massiccia o corpi estranei: mangiare molte cimici — o grandi quantità di insetti in generale — potrebbe, in casi estremi, causare ostruzione gastrica/intestinale o disturbi più seri; casi del genere sono rari ma segnalati. Se l’animale presenta vomito persistente, dolori addominali o letargia, contatta il veterinario.
Cosa fare subito (linee guida pratiche)

Se noti che un animale ha morso o inghiottito una cimice asiatica, applica questi passaggi:
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Non farti prendere dal panico: nella maggior parte dei casi la situazione resta lieve e transitoria.
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Ispeziona la bocca: se il pet lo permette con calma, controlla lingua e gengive per arrossamento o gonfiore.
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Risciacquo: per i cani (più collaborativi) puoi offrire una piccola quantità di acqua fresca per sciacquare la bocca; non forzare un gatto.
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Osservazione: monitora 6–12 ore per segni di vomito persistente, diarrea, difficoltà respiratorie, gonfiore facciale o letargia.
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Contatta il veterinario se compaiono sintomi gravi o se l’animale ha ingerito molte cimici, è molto piccolo o ha condizioni mediche preesistenti. In caso di difficoltà respiratorie o gonfiore improvviso, recarsi subito dal veterinario o al pronto veterinario.
Domande frequenti (FAQ rapide)
Le cimici asiatiche possono trasmettere malattie ai pet?
Non ci sono prove solide che trasmettano malattie a cani e gatti come invece fanno altri parassiti (es. pulci, zecche). Il rischio principale è irritazione e disturbo gastro-orofaringeo.
Se il mio pet ingoia molte cimici, rischio un intervento chirurgico?
È raro, ma in caso di ingestione massiccia o se compaiono segni di ostruzione intestinale, può rendersi necessario un intervento: perciò è importante osservare e, se i sintomi persistono, consultare il veterinario.
