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Letargo delle tartarughe d'acqua: guida completa per tempi e condizioni

Letargo delle tartarughe d'acqua: guida completa per tempi e condizioni

Oct 02

Con l’arrivo dei primi freddi, molti proprietari si chiedono: quando vanno in letargo le tartarughe d’acqua e come posso aiutarle ad affrontare questo periodo delicato?
Il letargo (o meglio brumazione, nel caso delle specie acquatiche) è un processo naturale che permette alla tartaruga di riposare e risparmiare energia nei mesi più freddi, solitamente da novembre fino a marzo/aprile.

Letargo delle tartarughe d’acqua

Cos’è e quando inizia

Nelle tartarughe acquatiche il fenomeno corretto è spesso definito brumazione piuttosto che vero letargo, perché, durante il periodo freddo, l’animale non è completamente “addormentato”, ma la sua attività fisiologica rallenta moltissimo.
Generalmente, la brumazione inizia verso l’autunno (ottobre–novembre) quando la temperatura scende sotto circa 10 °C e le giornate si accorciano. 

Per le specie acquatiche la temperatura “critica” per innescare la brumazione è nella fascia 4-7 °C.

Fisiologia e adattamenti

  • Durante la brumazione, il metabolismo rallenta drasticamente, la frequenza respiratoria scende, e l’animale utilizza le riserve corporee (glicogeno, grassi) per sopravvivere.

  • Alcune specie riescono ad assorbire ossigeno dall’ambiente acquatico tramite respirazione cloacale (attraverso la zona intorno all’ano) o attraverso la pelle in zone vascolarizzate. Questa modalità è essenziale quando la tartaruga resta immersa nel fango o sotto il ghiaccio, dove l’ossigeno può essere scarso. 

  • Alcuni studi mostrano che specie come la Chrysemys picta possono resistere per centinaia di giorni in condizioni di scarsa ossigenazione, utilizzando strategie biochimiche speciali (buffering dell’acido lattico) e riserve di carbonato nello scheletro.

  • Se l’ambiente acquatico si ossigena poco (ipossia), alcune specie attuano modalità di sopravvivenza alternative, ma la selezione della zona di brumazione con sufficiente ossigeno è fondamentale. 

Preparazione alla brumazione

Prima di entrare in brumazione, è importante predisporre alcune fasi:

  1. Digiuno / riduzione del cibo
    Nei mesi precedenti, la tartaruga dovrebbe ridurre l’alimentazione per svuotare l’apparato digerente. Questo evita che residui alimentari fermentino o causino problemi interni durante la brumazione.

  2. Controllo sanitario veterinario
    È fondamentale accertarsi che l’animale sia in buone condizioni di salute, senza infezioni o parassiti, prima del periodo di riposo.

  3. Scelta del sito di brumazione
    Idealmente, la tartaruga acquatica dovrebbe trovarsi in uno stagno o laghetto ben dimensionato, con profondità sufficiente e fondo fangoso che non congeli completamente.

Letargo in vasca interna / contenitore

Se non è possibile lasciare la tartaruga all’aperto, si può predisporre una vasca interna:

  • L’acqua deve essere abbastanza profonda da permettere l’immersione ma non impedire ai gas respiratori di agire.

  • È importante che l’habitat offra una zona emersa e una zona sommersa, in modo che la tartaruga possa eventualmente emergere se necessario.

  • L’acqua va mantenuta ad una temperatura costante (es. 24–28 °C) durante la fase di preparazione, e poi gradualmente lasciata raffreddare.

  • Un filtro e la pulizia giornaliera sono indicati fino all’inizio del riposo, dopodiché il sistema può essere semplificato..

Tuttavia, va detto che una vasca interna stabile per tutta la brumazione è più complessa da gestire rispetto ad un ambiente naturale ben predisposto.

Rischi e controindicazioni

  • Se l’ambiente non è idoneo (poco spazio, ossigenazione scarsa, temperature instabili), la brumazione può essere pericolosa e causare patologie respiratorie o morte.

  • Se la tartaruga è sottopeso, malata o troppo giovane (es. cucciola), è meglio evitare la brumazione o ridurne la durata. 

  • Una perdita eccessiva di peso (> 8–10 %) durante la brumazione è segnale di problemi.

  • Il risveglio prematuro a causa di temperature troppo calde può portarla a utilizzare prematuramente le riserve.

Risveglio dalla brumazione

  • Il risveglio deve avvenire gradualmente, portando l’animale in ambienti più miti e costanti.

  • Dopo l’uscita, è utile offrirle un bagno tiepido per stimolare la diuresi e facilitare l’espulsione dei metaboliti tossici accumulati.

  • Osservare occhi, naso, mucose per eventuali secrezioni anomale: se persistono problemi, consultare il veterinario.

  • Offrire cibo in modo graduale, partendo da alimenti leggeri e vegetali, e aspettare che l’animale riprenda l’appetito.

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