Le regole per i Conigli Nani in Autunno
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Ebbene si. Siamo già ad ottobre!
Anche quest'anno la bella stagione sta lasciando spazio alle foglie che cadono e alla pioggia.
Se ti hanno regalato un coniglietto nano questa primavera oppure hai deciso di lasciarlo fuori in giardino, questo è l'articolo giusto per te!
Conigli in giardino, cose da sapere
Chi ha scelto di adottare un coniglietto sa bene come questo ami vivere all’aperto piuttosto che in casa; per la sua incolumità va installato in giardino un apposito recinto e va posizionata una gabbietta chiusa o con una tettoia per proteggerlo dalle intemperie, tuttavia, può capitare ugualmente che, nonostante sia sistemato tutto in maniera adeguata, la pioggia finisca con l’inzupparlo!
Vediamo allora quali sono le regole da rispettare affinché l’esperienza all’aperto sia piacevole e positiva sia per il coniglio che per noi.
Uscire in sicurezza
Che si tratti di un giardino, di un cortile, un balcone o un terrazzo dobbiamo assicurarci che lo spazio fisico in cui il coniglio si muoverà non presenti alcuna sorta di pericolo. Non dovrà essere un’area trafficata (come un cortile in cui si parcheggiano automobili, per esempio), dovrà essere recintata in modo da evitare evasioni del coniglio sulla strada, nei campi o dai vicini di casa, ma anche per evitare che possa cadere di sotto (se si tratta di un balcone o una terrazza).
Eliminare le piante ornamentali
Un coniglio selvatico è già istintivamente abituato a selezionare ciò che potenzialmente minaccia la sua incolumità. Un coniglio ‘da compagnia’, o che si alterna tra interno ed esterno, e che non ha la preoccupazione di procurarsi il cibo perché glielo offriamo noi, può non riconoscere piante potenzialmente pericolose. Vanno quindi tolte dalla sua portata tutte le piante d’appartamento, o ornamentali, che adornano balconi e terrazzi, possibilmente evitando piante e arbusti pericolosi come il classico oleandro, ma anche alcune siepi letali come la photinia.
Fornire adeguati ripari dagli agenti atmosferici
I conigli soffrono molto di più il caldo del freddo: la folta pelliccia gli permette, infatti, di resistere anche a temperature al di sotto dei 10 gradi, ma poiché non sudano, sono molto esposti a pericolosi colpi di calore. Traggono beneficio dalla luce diretta del sole, dato che non sintetizzano spontaneamente la vitamina D, ma solo quando le temperature non sono eccessive cioè quando non superano i 24/25 gradi. Pertanto, occorre offrire ai nostri lapen ripari ombreggiati in estate, in modo che possano abbassare, al bisogno, la loro temperatura corporea. Allo stesso modo, se il coniglio trascorre fuori tutto l’inverno è bene fornirgli rifugi idonei a proteggerlo dal gelo, dalla pioggia e dal vento. I migliori materiali isolanti sono il legno e il cartone. In inverno, l’aggiunta di paglia nel giaciglio aiuta a mantenerlo riscaldato.
Se il coniglio percepisce la sua gabbietta come un luogo poco accogliente che gli impedisce di muoversi, è probabile che non ne voglia proprio sapere di starci dentro, a costo di star fuori sotto la pioggia e bagnarsi. Al contrario la sua casetta deve essere vissuta come riparo e rifugio.
Cura per le attenzioni
Controllare e rinnovare spesso fieno, verdure e acqua. Il coniglio deve avere l’intestino in costante movimento e, se il mangime può essere offerto anche una sola volta nella giornata, il fieno deve essere sempre a sua disposizione, così come l’acqua fresca e pulita. È quindi necessario controllare spesso le eventuali carenze e, a seconda della stagione, rabboccare più o meno frequentemente il fieno, sostituire le verdure appassite o marcescenti e rinnovare l’acqua. Queste pratiche, se eseguite più volte nella giornata, ci consentiranno anche di aver un controllo costante sullo stato di salute del nostro coniglio.
Cominciare dalla primavera
I conigli fanno due grandi mute durante l’anno: una in primavera per sfoltire la pelliccia e prepararsi al caldo estivo e una in autunno per rinfoltirla e poter superare l’inverno. Purtroppo, con i cambiamenti climatici in atto non ci sono più limiti netti che distinguono le stagioni e il coniglio rischia di essere in muta un po’ durante tutto l’anno. Se si vuole proprio farlo vivere all’esterno, meglio abituarlo per la prima volta dalla primavera (purché il coniglio abbia almeno 6 mesi), per lasciargli il tempo di sfoltire e rinfoltire la pelliccia in modo corretto.
Prendersi cura di un coniglio bagnato
Ai conigli l’acqua piovana dà fastidio? Come detto in precedenza, i conigli soffrono molto di più il caldo che il freddo e le alte temperature sono più insidiose della pioggia e della neve. In autunno possono contare sulla protezione della folta pelliccia, mentre in estate l’unico modo che hanno per ripararsi è restare all’ombra o dentro casa. Questo è già un buon punto a favore della stagione che va da settembre a novembre!
È sempre preferibile evitare che il coniglio si bagni troppo, è pur sempre un animale delicato che non ha neanche mai bisogno di essere lavato dai suoi umani per questioni di igiene (al massimo si possono fare dei bagnetti localizzati).
Ci sono conigli che trovano del tutto naturale farsi bagnare il mantello e non si preoccupano quando sentono la pioggia cadere… basta osservare il loro comportamento per capire se sono a disagio e hanno bisogno di noi.
Qualora il vostro batuffolo non riuscisse a rifugiarsi e venisse improvvisamente colto da un acquazzone, la prima cosa da fare quando si va a recuperarlo o a verificare che stia bene, è quella di assicurarsi che l’acqua piovana non resti nei padiglioni auricolari del coniglio, per scongiurare l’otite. Le orecchie sono molto delicate e non sempre è in grado di scrollarsi di dosso le gocce scuotendo la testa.
Se è molto bagnato portatelo dentro casa, copritelo e asciugatelo per qualche minuto con un asciugamano: si sentirà al sicuro e non si ammalerà. È severamente vietato utilizzare un asciugacapelli! Con questo strumento rumoroso rischiate soltanto di spaventarlo e di scottarlo.
Se il vostro coniglio si bagna sotto la pioggia non fatene un dramma, cercate comunque di evitare che si ritrovi nella situazione per far sì che sia sempre in buona salute.
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